Abbiamo molto spesso parlato delle diverse condizioni dermatologico-venereologiche, in occasione di una o più macchie rosse che possono insorgere primariamente sul glande e/o sul prepuzio interno:

Abbiamo pertanto scritto molto, dalle balanopostiti – balaniti, alle dermatosi croniche come ilLichen sclerosus scleroatrofico a molti altri quadri infiammatori cronici, come la Psoriasi del Glande e dei Genitali o la Balanite di Zoon.

Uno dei timori che molto spesso viene evidenziato da alcuni pazienti che si rivolgono in cerca di una diagnosi presso un consulto on-line è quello della temuta (e reperita via internet)Eitroplasia di Queyrat, in occasione di una chiazza rossastra che non recede nel tempo e con le terapie (spesso di automedicazione).
Un cenno sull’Eritroplasia di Quyrat:
Tale condizione, rappresenta una lesione neoplastica iniziale (un carcinoma squamocellulare in situ delle superfici mucose o di transizione) a carico del glande e/o del foglietto prepuziale interno.
La patologia è clinicamente caratterizzata da una macchia rossastra laccata o lievemente erosiva che aumenta di dimensioni nel tempo in senso centrifugo.
Questa condizione è quasi sempre asintomatica, ma può presentare nelle fasi più avanzate sintomi di prurito o cociore di lieve intensità e come segni ulteriori, delle sinechie (aderenze) balanoprepuziali.
Tale patologia neoplastica è tipica delle decadi mature (>50 anni) sebbene esistano casi di insorgenza più precoce.


Quali sono quindi le condizioni su cui è necessario porre attenzione?
– in primo luogo, il tempo di persistenza: esempio classico: una macchia rossa laccata ed evidente a carico del glande e del prepuzio, che rimane più o meno fissa per diverso tempo ed a prescindere da terapia adottate e/o aumenta di dimensioni a prescindere da esse (ricordiamo che l’utilizzo di cortisonici topici può “sbiancare” temporaneamente le zone, creando una fase di apparente miglioramento della patologia, che in realtà si ripresenta alla sospensione della stessa) deve attenzionare il paziente nei confronti della visita dermovenereologica.
– età del paziente: l’Eritroplasia di Queyrat NON è solitamente una patologia delle prime decadi di vita (<30 anni=”” span=””>
– assenza di sintomatologia rispetto all’evidenza clinica della macchia persistente
– familiarità per malattie tumorali cutanee non melanoma [Non Melanoma Skin Cancer] (morbo di Bowen, epiteliomi)
– inefficacia di terapie adottate e/o ripresentazione evidente dopo le stesse a distanza di tempo.
Come fare Diagnosi:
1. Visita Dermovenereologica: questa è la strada principale da adottare in caso di dubbi relativi ad una simile e persistente condizione clinica
2. Biopsia cutanea: su scelta del Dermovenereologo di fiducia, semplice e rapida da adottare, quasi completamente indolore per il paziente; la biopsia è utile per discriminare condizioni clinicamente simili fra loro (soprattutto con una Balanite di Zoon, forma cronica infiammatoria persistente ma assolutamente benigna)
Concludiamo quindi che l’Eritroplasia di Queyrat è una patologia rara rispetto alle molteplici condizioni benigne che possono insorgere a carico del glande e del prepuzio interno e che è sempre il dermovenereologo lo specialista di riferimento per un’accurata diagnosi e terapia (possibile nella E. di Queyrat, in forma chirurgica conservativa o mediante approcci non chirurgici come il 5-fluoruracile).
Nessuna ansia immotivata quindi e visita dermatovenereologica con il proprio specialista di fiducia.

La Balanite Plasmacellulare di Zoon

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